martedì 27 novembre 2018

 


Il Duomo antico

La sua costruzione ebbe inizio nel 1607, ma ad oggi rimane ignoto l’autore del progetto. E’ certo comunque che i lavori furono diretti dal 1615 dall’architetto palermitano Giuseppe Gasdia. Quel che resta degli antichi documenti dell’archivio municipale, in gran parte distrutti dalle guerre, testimonia le forniture dei blocchi di pietra che abbelliscono archi, pilastri, cornicioni e finestre, tutti scolpiti da Salvatore Lo Servo e da altre maestranze susseguitesi nei primi tre decenni del Seicento. Al 1622 risale invece la fornitura dei blocchi in pietra di Siracusa del cornicione esterno, abbellito con eleganti capitelli corinzi, alcuni dei quali raffigurano l’aquila tra due grifoni e con un cane tra gli artigli, fedele riproduzione di un capitello riportato nella tavola XXX del famoso trattato architettura di Jacopo Barozzi da Vignola (1562).

Lo zodiaco, la meridiana e la scultura marmorea raffigurante S. Maria impreziosiscono la facciata principale del Duomo, sormontata dai resti del campanile.

Le prime funzioni religiose si celebrarono nel 1616, quando l’edificio non era ancora terminato. Nel 1860, in occasione della battaglia garibaldina per l’Unità d’Italia, allora divisa in piccoli stati, il Duomo venne trasformato in caserma, sconsacrato e sottoposto ad una lunga serie di atti vandalici iniziati dai militari e proseguiti dagli stessi abitanti di Milazzo. Marmi e pavimenti furono divelti, mentre i preziosi arredi lignei andarono distrutti. A salvarsi furono solo i dipinti e gli argenti, trasferiti dai sacerdoti in altre chiese nel luglio 1860. Fece eccezione il dipinto della Natività, ancora al suo posto nel 1914: si salvò perché collocato in fondo alla chiesa a diversi metri di altezza. I danni non si arrestarono nemmeno nel Novecento. Durante la Prima Guerra Mondiale il Duomo venne ancora una volta adibito a caserma ed a prigione di ufficiali austro-ungarici. Ancora nuovi danni, che comportarono questa volta la distruzione dell’Oratorio del SS. Sacramento, ubicato sotto la chiesa.

Sopravvissuto al secondo conflitto mondiale, l’edificio - abbandonato ancora al degrado - è stato restaurato nel 1999.
 

 


Pagina del verbale di seduta del consiglio comunale di Milazzo del 25 luglio 1607, col quale si deliberava di costruire  un nuovo Duomo, finanziandolo coi proventi del risarcimento della vecchia cattedrale ospitata all’interno del bastione di S. Maria ed espropriata dallo Stato per esigenze militari (Archivio Storico della Città di Milazzo)
 

 
 
Interni del Duomo intorno al 1930. In fondo alla chiesa la «macchinetta» lignea che incorniciava il dipinto della Natività (archivio Sovrintendenza di Messina)
 
 
 
 
 
 
Armadi della Sacrestia vandalizzati, circa 1930 (archivio Sovrintendenza di Messina):
 
 
 
 
 
 
Esterni del Duomo intorno al 1925 (archivio dott. Giuseppe Bucca - Milazzo):